di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com
«Sono andato in effetti un po’ piano, non volevo impegnare eccessivamente il mio cavallo dopo tutto l’accaduto con la mancata partecipazione al Campionato d’Europa di quest’estate». Stefano Fioravanti a Ginevra nel Cross Indoor Rolex ha fatto una prestazione bellissima in sella al suo Nodin d’Orval, che forse sarebbe stata coronata da un risultato migliore in termini di piazzamento – 9° posto – se il cavaliere vicentino non avesse avuto il giusto e nobile scrupolo di cui dice. Calmo e sicuro, preciso e regolare, Fioravanti ha coperto i più di mille metri di una prova che presentava laghetto e talus (oltre a tutti gli altri ostacoli ‘naturali’) senza manifestare mai alcuna incertezza. L’obiettivo posto dal regolamento della gara non era quello di portare a termine il percorso il più velocemente possibile, bensì quello di avvicinarsi al massimo ai 147 secondi, il riferimento cronometrico ideale. Alla partenza diciannove concorrenti tra i quali tre vere e proprie star del firmamento del completo mondiale: Mark Todd, Michael Jung e Nicolas Touzaint. Ebbene, solo uno tra di loro ha fatto meglio di Fioravanti: il francese, classificandosi al 4° posto su Lesbos, mentre il neozelandese (due volte campione olimpico) e il tedesco (ultimamente vincitore tra i vincitori) rispettivamente su Landvision e Lennox si sono classificati al 10° e 13° posto. In campo anche l’azzurra Stella Benatti che su Zaron si è classificata al 7° posto. La vittoria è andata al francese Sidney Dufresne su Looping de Buissy, 2° il tedesco Dirk Schrade su Boleybawn Prince, 3° il francese Karim Florent Laghouag su Punch de l’Esques, 4° il francese Nicolas Touzaint su Lesbos, 5° lo svizzero Felix Vogg su Cleveland III.