FISCO E CAVALLI? IL VENETO CI PROVA
di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com
Senza entrare in dettagli troppo tecnici e semplificando al massimo il concetto, bisogna riconoscere che il rapporto tra fisco e mondo dell’equitazione non è mai stato facile. Anche sulla base di un luogo comune che più sbagliato non si può e purtuttavia ormai dilagato e dilagante nella mentalità della gente cosiddetta comune: chi possiede un cavallo non può non essere ricco.
Fortunatamente (o sfortunatamente… dipende dai punti di vista!) però il fisco non ragiona secondo i luoghi comuni, anzi: l’intricato mondo delle norme e delle regole e delle disposizioni e delle postille e delle eccezioni rappresenta una giungla dentro la quale bisogna sapersi muovere al meglio per evitare di sbandare e perdere la direzione. In tal senso risulta davvero di gran significato l’iniziativa promossa dal comitato regionale veneto e dalla sua presidente Maria Vittoria Valle: l’organizzazione, cioè, di un convegno dal titolo “L’Equitazione incontra il Fisco” proposto lo scorso lunedì 8 febbraio prima della serata di gala durante la quale sono stati consegnati i premi per la stagione agonistica 2015. Un evento che a dire il vero rappresenta solo la ciliegina sulla torta di un progetto di grande consistenza e utilità promosso dal comitato regionale veneto ed elaborato dalla commissione Fisco e Legalità di Fiseveneto, coordinata da Giuseppe Pozzato: quello di fornire ai presidenti degli enti veneti gli strumenti indispensabili per la corretta gestione – fiscale, in questo caso – dei loro centri. A tal fine sul sito internet del comitato regionale è stata creata un’area dedicata esclusivamente agli enti e ai tesserati veneti dove a breve verranno pubblicati tutti i documenti fiscali e legali predisposti dalla commissione Fisco e Legalità. Il convegno dello scorso lunedì dunque non è stato che il punto di inizio di un percorso che terrà vivo il confronto tra Fise e Agenzia delle Entrate, nell’ambito del quale il passo successivo sarà rappresentato da un ‘tavolo’ di lavoro previsto per i primi giorni di marzo; è proprio con l’Agenzia delle Entrate che si deve inaugurare una forma di collaborazione utile per la corretta interpretazione da ambo le parti – enti Fise e rappresentanze provinciali dell’Agenzia – delle reciproche e corrette esigenze.