Gli assi del Veneto

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di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com

2013.11.12 – Dopo Roma, ecco Verona: le due gare di salto ostacoli a squadre più importanti d’Italia le ha vinte il Veneto. Un risultato davvero formidabile, ottenuto – tra l’altro – con due schieramenti diversi per tre quarti: unico binomio comune a entrambe le vittorie è quello composto da Stella Marchese su Wessel. Anzi, proprio Stella era stata la grande protagonista a Roma in Piazza di Siena scendendo in campo per il barrage decisivo ‘contro’ l’Emilia Romagna; situazione che si è ripetuta a Verona grazie alla ottima gara condotta dalla Lombardia, ma questa volta è stato Riccardo Rango l’asso vincente che nel barrage con il lombardo Roberto Previtali ha regalato il bis al Veneto. Certo, chi è andato in barrage ha avuto la grande responsabilità di determinare l’esito della competizione e quindi è simmetricamente giusto esaltarne i meriti, ma l’arrivare in barrage è ovvia conseguenza del valore di una squadra intera. Ecco quale è il grande tesoro di questo 2013 per il Veneto: a prescindere da come sarebbero potuti andare i percorsi di Stella Marchese a Roma e di Riccardo Rango a Verona, aver portato comunque la squadra a lottare per la possibile vittoria è già di per sé una vittoria. Una vittoria frutto non solo delle prestazioni dei binomi in campo, ma anche del lavoro dei loro istruttori, del sostegno delle famiglie, della cura con la quale i cavalli vengono seguiti in scuderia e nella loro routine quotidiana. «Aver vinto entrambe le gare è stata per me una grande soddisfazione», dice il c.t. Angelo Cristofoletti, «ma più grande ancora è stata la gioia per le prestazioni che i ragazzi hanno prodotto sia a Roma sia a Verona: sono stati tutti semplicemente eccezionali, ragazzi fantastici, hanno eseguito per filo e per segno e nel miglior modo possibile tutto quello che gli era stato chiesto di fare in entrambe le occasioni. Mi devo complimentare con loro davvero di cuore». Diversi i ‘percorsi’ di avvicinamento ai due eventi: «Sì, la selezione per Roma è stata fatta praticamente dal Progetto Giovani, più la possibilità di scegliere un elemento discrezionalmente da parte del responsabile tecnico, cioè il sottoscritto», spiega Cristofoletti, «mentre invece la squadra per Verona è stata interamente prodotta da tre prove di selezione: l’ha fatta il campo, cioè, ed evidentemente l’ha fatta davvero bene!». Un lombardo alla guida della squadra del Veneto in un barrage contro la Lombardia: come ci si sente? «Niente di particolare, nessun antagonismo regionale, sia per me sia per il mio amico e collega Emilio Puricelli: il nostro interesse era rivolto esclusivamente ai ragazzi e alle loro prestazioni, in tutta amicizia e piena collaborazione, come è giusto che sia nel caso di eventi sportivi».