Il Veneto a Piazza di Siena

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di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com

2014.05.27 – Lo Csio di Roma a Piazza di Siena terminato domenica scorsa ha messo in calendario anche una serie di gare nazionali che hanno coinvolto le regioni italiane: su tutte naturalmente la tradizionale Coppa dei Giovani “Bruno Scolari”, ma anche il Master delle Associazioni, gara riservata a squadre in rappresentanza per l’appunto delle associazioni sportive affiliate alla Fise. Il Veneto si è presentato ai nastri di partenza della Coppa dei Giovani quale campione in carica, grazie alla formidabile vittoria ottenuta lo scorso anno con Stella Marchese su Wessel, Filippo Bucciarelli su Culord, Alice Eulisse su Pasha del Baroncio e Rebecca Lombardi su P’Tit Star d’Aguilly. Ma se vincere è difficile, rivincere lo è ancora di più: anche perché le aspettative e le responsabilità sulle spalle degli attori direttamente impegnati in campo solitamente raddoppiano, dunque la difficoltà della prova agonistica è ben maggiore. Il Veneto guidato dal responsabile tecnico Antonio Piovan e dal capo équipe Antonio Bove ha infine conquistato il 9° posto sulle diciassette rappresentative in campo (Lazio, Sicilia e Toscana sul podio): un risultato che potrebbe essere considerato non particolarmente brillante solo se paragonato alla vittoria dell’anno scorso, poiché in realtà le prestazioni dei quattro binomi schierati in gara sono state positive. Anzi, a questo proposito lo stesso Bove ha pubblicato un commento in Facebook davvero significativo, sia per l’equilibrio dell’analisi sia per la sensibilità dei concetti esposti: “Non esaltante il risultato del Veneto nella Coppa dei Giovani a Piazza di Siena. Ma, da capo-équipe, ci tengo a sottolineare che, anche se con qualche errore di troppo (e un po’ di sfortuna), le giovani componenti la squadra Isabella Stelzer, Marta Daniele, Eleonora Pellegrini, Alice Eulisse, Matilde Rossini hanno comunque messo in campo una bella equitazione frutto del loro impegno e dell’ottimo lavoro dei loro tecnici onorando così la vittoria dell’anno scorso e dimostrando che alla prossima occasione il Veneto sarà ancora protagonista. Grazie ragazze”. Questo il dettaglio delle prestazioni dei binomi veneti: Isabella Stelzer su Katar Z 1/0, Matilde Rossini su Prisco Baio 4/4, Eleonora Pellegrini su Tinkabell 4/4, Alice Eulisse su Pasha del Baroncio 4/8.

Veniamo al Master delle Associazioni, gara nella quale Stella Marchese – decisiva lo scorso anno nel dare la vittoria al Veneto grazie al suo ottimo barrage in Coppa dei Giovani – ha ribadito il suo ruolo di protagonista su Wessel andando a conquistare il primo posto (ex aequo con il brasiliano/ligure Felipe Coutinho) nella classifica individuale della 130, il segmento più difficile tra i quattro in cui era divisa la prova (i quattro binomi di ciascuna squadra affrontavano infatti percorsi all’altezza di 1.15, 1.20, 1.25 e per l’appunto 1.30). Ottimo il risultato anche di Vittoria Gulli, che su Sexy Lotta ha ottenuto il 6° posto nella graduatoria riservata al segmento 125. Le due giovani amazzoni venete hanno composto la rappresentativa regionale partecipante alla gara insieme a Maria Vittoria Walcher su Nobilion (14° posto individuale) e ad Anna Veronese su Paranda (17° posto): la squadra Horse & Rider guidata da Antonella Canova (mamma oltre che istruttrice di Stella Marchese) che ha ottenuto infine il 10° posto ex aequo.

Infine va sottolineato come anche Riccardo Martinengo Marquet e Fabio Brotto si siano messi in luce nell’ambito del programma agonistico internazionale. Il primo è stato presente nelle due gare riservate ai cavalli di 7 anni in sella a Lemato Price: sabato nella categoria a tempo si è classificato 14° con 4 penalità, domenica invece ha conquistato un eccellente 3° posto nella categoria a fasi consecutive con un doppio percorso netto. Fabio Brotto, dal canto suo, è andato veramente molto vicino alla… finalissima del Gran Premio Roma: domenica pomeriggio terminava in sella a R-Gitana con uno sfortunato errore la prima manche classificandosi infine al 21° posto ex aequo con Filippo Moyersoen su Loro Piana Canada; ma per entrambi gli azzurri la seconda manche sarebbe stata meritatissima.