LE PERLE DI GIOIA

di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com

2019.04.29 – Domenica 28 aprile 2019 Gioia Cremonese ha aggiunto un’altra perla alla preziosa collana delle sue molte soddisfazioni sportive e agonistiche degli ultimi due anni: quest’ultima perla è la vittoria del Gran Premio del concorso internazionale Ambassador alle Scuderie della Malaspina di Ornago in sella a Coreen. Vittoria del Gran Premio… ! Un risultato magnifico. Dopo aver conquistato il titolo tricolore il 16 aprile 2018 (Coreen). Dopo aver composto la formazione azzurra che ha vinto la gara a squadre nello stesso internazionale alla fine di quello stesso aprile 2018 (Da Vita Z). Dopo aver ottenuto il 6° posto individuale nel Campionato d’Europa Ambassador 2018 (Coreen). Dopo aver ottenuto quest’anno il 5° posto nel Campionato d’Italia (Ambassador, con Casaraki) e la medaglia d’argento nel Criterium amazzoni di 1° e 2° grado (Da Vita Z). Una serie davvero formidabile che gratifica non solo lei stessa, ma anche il suo eccellente trainer, Stefano Nogara…
«La vittoria del Gran Premio a Ornago non me l’aspettavo proprio. Nella prima manche ho fatto un errore in doppia gabbia e mi sono un po’ demoralizzata: ho pensato di aver compromesso tutto irrimediabilmente… ».

Invece poi… !
«Invece poi Stefano mi ha detto stai tranquilla, nel secondo giro cerca di fare la tua gara veloce e poi vediamo come va a finire. E io ho fatto così. Poi la mia cavalla, Coreen, è sempre bravissima, ha una facilità nelle girate fenomenale, sembra proprio che voglia vincere, quando capisce che c’è bisogno di darsi da fare lei dà il massimo, gira e salta, sembra voler essere lei a togliare quanto più terreno possibile. Quindi abbiamo fatto zero molto veloce, però dopo di me c’erano altri concorrenti che dovevano entrare e che nella prima manche avevano chiuso a zero… ».

Tutti potenzialmente davanti a lei in classifica, se avessero chiuso con un altro zero o con anche un errore ma più veloci di lei…
«Esatto. Così Stefano e io ci siamo messi a guardare e, lo giuro, senza gufare… Però a ogni cavallo che passava Stefano mi diceva ok, dai che sei quinta… dai che sei quarta… dai che sei terza… ! E alla fine mi sono ritrovata al primo posto, perché nessuno è riuscito a fare meglio del mio risultato… Una sorpresa bellissima!».

Coreen è una cavalla che le ha dato molte soddisfazioni.
«Oh sì! Ha 15 anni, è con me da tre stagioni e devo dire che non ho mai avuto un cavallo nemmeno simile a lei… Del resto anche con Cristian Pitzianti che l’ha montata tanti anni prima di me ha sempre fatto molto bene. È un po’ matta, bisogna dirlo, ma io accetto i suoi momenti di follia… che comunque avvengono sempre prima che la giuria suoni la campana. Dal momento in cui la campana suona lei è concentrata solo su quello che c’è da fare sul percorso. E lo fa sempre nel migliore dei modi: spesso è lei che mi salva e mi tira fuori dai guai… È una cavalla fantastica».

In effetti la continuità dei vostri risultati positivi è ammirevole.
«In larga parte grazie a Stefano Nogara, che è un trainer davvero magnifico. Con una passione e una dedizione per i cavalli assoluta. Io mi trovo benissimo in scuderia da lui, sono tutti molto carini, gentili, disponibili. Ma soprattutto appassionati».

Però lei non vive vicino ad Altavilla Vicentina dove si trova la Scuderia dei Sette Archi di Stefano Nogara, giusto?
«Eh sì, esatto: io abito a Pedavena, in provincia di Belluno, un po’ fuori dal mondo… Quindi per andare in scuderia ci metto sempre un’ora abbondante di viaggio. Un po’ mi pesa, lo confesso, riesco a farlo tre volte alla settimana: però le soddisfazioni sono tali e tante da compensare ampiamente i sacrifici… ».

La sua attività professionale la impegna molto?
«Direi abbastanza. Noi abbiamo un’azienda di famiglia a Fonzaso, sempre in provincia di Belluno, che produce abbigliamento sportivo per ciclismo e per montagna. È stata fondata dai miei nonni nel 1946, io ho sempre lavorato con mio padre e con i miei fratelli, sono brand manager del marchio Karpos che è dedicato appunto all’abbigliamento per la montagna, poi faccio parte naturalmente del consiglio di amministrazione della società: siamo in quattro, gestiamo tutta l’azienda ciascuno con un settore in particolare, quindi il lavoro è tanto e impegnativo. Ma non rinuncerei mai al montare a cavallo… ».

Anche che la medaglia d’argento nel Criterium amazzoni a San Giovanni in Marignano deve essere stata una bella soddisfazione.
«Altroché. E anche quello è stato un risultato abbastanza sorprendente. Perché c’erano 62 partenti, con tutte queste ragazzine agguerritissime… Mi sono detta: chissà quanti percorsi netti verranno fuori… Poi per me partecipare a quella gara con Da Vita Z è stato alzare un po’ l’asticella, ma ho pensato dai, vediamo cosa riusciamo a combinare. Non avevo grandi aspettative, tanto che non ero nemmeno molto agitata, io che di solito non sono affatto una fredda… Però dopo due giornate di gara ci siamo ritrovate solo in due a zero penalità! La sera della seconda prova me l’ha detto Stefano Nogara, io della classifica mi ero completamente disinteressata anche perché ero stanca morta… Stefano mi ha detto: sai che siete solo in due a zero? Io non ci volevo credere… Poi il giorno dopo ho avuto solo una penalità sul tempo massimo: Da Vita è stata davvero bravissima, e così è arrivata la medaglia d’argento».

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