di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com
Già, le ragazze di Vanessa. Vanessa Ferluga, ovviamente: una donna e un’amazzone e un’insegnante che ha fortemente contraddistinto il panorama giovanile del dressage veneto e spesso – di conseguenza – nazionale. Vanessa Ferluga ha creato un gruppo di lavoro, una vera e propria squadra di giovani allieve e giovani amazzoni che nel 2015 sono state protagoniste in competizioni di assoluto rilievo in Italia e all’estero con i colori del nostro Paese e quelli della nostra regione. Un fenomeno bello quello che vede Vanessa Ferluga come centro di questa piccola galassia che produce dressage. Un fenomeno bello, certo: lo si comprende con chiarezza anche dalle risposte date dalle ‘sue’ ragazze – quelle che nell’arco della scorsa stagione hanno ottenuto i migliori risultati agonistici – a una piccola intervista che le vede coinvolte in gruppo, pur se a distanza una dall’altra. Sono tutte ragazze giovani, ovviamente: in alcuni casi molto giovani. Eppure, a saper leggere tra le righe, si percepisce chiaramente in loro un modo tanto sereno quanto maturo di vivere lo sport e il rapporto con i cavalli. E siccome il ruolo di insegnante dovrebbe essere prima di tutto quello di educatore (anche nello sport) Vanessa Ferluga non può che dirsi soddisfatta del suo modo di essere istruttore. E altrettanto soddisfatti saranno i genitori di queste brave ragazze: ovviamente sono loro i primi… responsabili di tutto ciò.
Ecco le sei domande che abbiamo rivolto alle giovani atlete con le risposte che abbiamo ricevuto:
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Cosa vuol dire per lei montare a cavallo?
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Come considera il dressage?
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Il momento più bello della sua carriera di amazzone
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Il momento più brutto della sua carriera di amazzone
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La persona o le persone più importanti per lei nel montare a cavallo
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Quali sono i suoi obiettivi e quali i suoi sogni?
NINA TERESA ZENNARO
1 – E’ una passione che ho fin da quando ero piccola. Quando sono a cavallo smetto di pensare a tutto il resto: in quel momento vivo solo per quello.
2 – Il dressage richiede molta pazienza e molto impegno, oltre che molta passione. Anzi, passione prima di tutto, altrimenti potrebbe risultare anche noioso. Bisogna sentirselo dentro il dressage, amarlo totalmente.
3 – La premiazione del Campionato d’Europa juniores a Millstreet nel 2014: non solo era il mio primo europeo, ma in più ero in squadra con le mie migliori amiche e abbiamo ottenuto il quinto posto.
4 – Quando ho dovuto separarmi da qualcuno dei miei pony.
5 –Le mie amiche Valentina Remold, Maria Vittoria Brugnaro e Mia Zamperetti, che rendono ancora più piacevole passare la giornata in maneggio. E poi naturalmente Vanessa Ferluga, che penso sia la migliore istruttrice che ci sia!
6 – Il sogno? Le Olimpiadi ovviamente… Come obiettivo direi entrare in finale nel Campionato d’Europa anche quest’anno.
VALENTINA REMOLD
1 – Ormai è una cosa che fa parte della mia vita, montare a cavallo è divenuta una parte dime. Non riuscirei nemmeno a immaginare la mia vita senza cavalli.
2 – Il dressage innanzitutto consente di stabilire un rapporto profondo con il cavallo, senza il quale non è possibile raggiungere quella intesa e quella precisione che la specialità esige. Quindi prima ancora che un rapporto tecnico il dressage richiede un rapporto sentimentale ed emotivo con il proprio cavallo.
3 – Direi quando due anni fa nel 2014 con il mio pony Prince of Glory sono arrivata nei primi dieci posti del Freestyle del Campionato d’Europa.
4 – Il mio primo internazionale, in Francia, nel 2011. Mi ero preparata tanto e al meglio, ma poi in gara il mio pony si è spaventato per qualcosa e… abbiamo rovinato tutto!
5 – Ovviamente Vanessa Ferluga: lei non è solo una bravissima insegnante ma anche una persona che mi dà un grandissimo sostegno morale. E poi mia mamma, che mi ha sempre supportato. E poi la mia istruttrice olandese, che mi ha insegnato tantissimo.
6 – Per quest’anno l’obiettivo è arrivare nei primi dieci, meglio se tra i primi cinque del Campionato d’Europa. Il sogno… beh, direi le Olimpiadi.
ANNACHIARA MENIN
1 – Montare a cavallo è il mio sport e la mia passione. Ma soprattutto è un modo per uscire dagli schemi del quotidiano: io monto e riesco a non pensare ad altro se non a quello che sto facendo, divertendomi pur facendo fatica.
2 – Il dressage è qualcosa che spinge alla ricerca della perfezione, della precisione: non si può trascurare neppure il minimo dettaglio, e devo dire che questo rispecchia molto anche il mio carattere. Quindi è anche una ottima scuola di vita in generale.
3 – Nel 2014 ho fatto il Campionato d’Italia young rider, venendo dalla categoria inferiore, ero molto insicura, ero la più piccola e quindi davvero non mi aspettavo nulla: però poi ho vinto, e per me è stata una bellissima sorpresa!
4 – Direi due. Il primo quando il mio pony con il quale facevo le gare di salto ostacoli è morto… è da lì poi che mi sono dedicata al dressage. Il secondo l’anno scorso, quando la mia cavalla con la quale ormai componevo un buon binomio si è infortunata senza più poter tornare in gara.
5 – Prima tra tutti mia zia, che è la persona che mi segue sempre, il mio sponsor, il mio manager, la mia più grande fan… Credo di aver fatto solo una gara in dieci anni senza che lei fosse presente! Mi accompagna a ogni allenamento, mi è sempre vicino. E’ la mia seconda mamma, e nel mondo dell’equitazione lei è davvero per me una persona fondamentale.
6 – L’obiettivo fondamentalmente è quello di imparare a montare a cavallo bene. Questa è la cosa più importante di qualsiasi traguardo agonistico: anche perché i traguardi agonistici ne sono la conseguenza. Il sogno? Quello di riuscire a mantenere questa passione per tutta la mia vita.
MIA ZAMPERETTI
1 – E’ l’unico momento in cui riesco a non pensare a nulla. Cioè: penso solo al montare a cavallo, e tutto il resto non c’entra.
2 – Il dressage è eleganza e precisione: cose che a me piacciono da morire. E poi mi dà una grande tranquillità. Serenità.
3 –Quando ho avuto il mio primo pony da dressage, l’estate scorsa.
4 – Tempo fa sono caduta saltando. E’ per questo che poi ho deciso di fare solo dressage. Credo nel 2011.
5 – La mia famiglia e la mia istruttrice Vanessa Ferluga.
6 – Il mio sogno è quello di riuscire ad andare avanti migliorando. Il mio obiettivo è il Campionato d’Europa.
MARIA VITTORIA BRUGNARO
1 –Più di uno sport: direi quasi un gioco però fatto con l’impegno e la dedizione che si mettono nel fare lo sport.
2 – Il dressage è difficile, è una specialità per la quale ci vuole grande impegno. Una delle cose belle è che facendo dressage si vive un rapporto molto profondo e coinvolgente con il cavallo. Diventa quindi anche un’esperienza di vita, oltre che di sport.
3 – Direi la vittoria nel Campionato d’Italia pony open l’anno scorso.
4 – Sempre lo scorso anno. Sono stata squalificata ad Arezzo durante la gara perché il mio pony dopo aver inciampato si è infortunato.
5 – Di certo Vanessa che è la mia istruttrice. Non solo perché è brava a insegnare ma anche perché so di poter parlare con lei di qualunque problema. Poi Nina, Valentina e Mia che sono le mie care amiche.
6 – Il mio obiettivo è anche il mio sogno: riuscire a fare il Campionato d’Europa.
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