MASTER ASSOCIAZIONI E COPPA DEI GIOVANI: IL VENETO A PIAZZA DI SIENA
di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com
2017.05.30 – Piazza di Siena è un evento talmente atteso giorno per giorno e mese per mese, che poi sembra che in un attimo sia già alle spalle: e si comincia quindi ad aspettare l’edizione successiva. Intanto però c’è il tempo per assaporare e valutare l’accaduto, quanto meno. Vediamo quindi il panorama delle gare nazionali per quanto concerne l’esito delle prestazioni degli atleti veneti. Il Master delle Associazioni Affiliate, la gara che mercoledì 24 maggio ha dato il via ai cinque giorni romani dedicati al salto ostacoli, ha visto la splendida prestazione della squadra dell’Horse Club Boschetto agli ordini di Tomas Boschetto: tre doppi netti e un percorso con un netto e due errori hanno dato alla nostra rappresentativa il secondo posto su ventiquattro squadre alle spalle del vincitore, il Centro Ippico parco dell’Insugherata. Entrambe le formazioni hanno chiuso a zero penalità, quindi, ma poco più di tre secondi di vantaggio hanno consegnato la vittoria ai ragazzi guidati da Raffaele Tagliamonte. Questo il dettaglio: Giulio Carpigiani su Volée di San Patrignano 0/0, Giorgia Paganini su Eville FZ 0/0, Tomaso da Schio su Uno-Retto 0/0, Nicolò Borelli su Lacidos 0/8. L’altra squadra veneta in gara era quella guidata da Antonella Canova, il centro ippico Horse& Rider, che ha chiuso al 13° posto: Aurora Pellizzaro su Sakkado 0/0, Stella Marchese su Wessel 0/0, Lorenzo Patrese su Velvet 0/10 e Camilla Casellato su Casius 4/16.
Nella tradizionale e classica oltre che attesissima Coppa dei Giovani “Bruno Scolari” non si può certo dire che le cose per il Veneto siano andate bene dal momento che la squadra ha chiuso con 18 penalità totali al 12° posto. Ma nello sport i risultati vanno ‘letti’ per essere compresi, e nel caso in questione la lettura spiega molte cose. Perché le nostre ragazze la prima manche l’hanno chiusa a zero penalità: non solo, con ben quattro percorsi netti agli ostacoli e uno solo penalizzato con un punto sul tempo massimo. Quando in una gara a squadre si chiude la prima manche con un risultato così… perfetto il significato è uno solo: si è all’altezza di quella gara, si è ‘dentro’ quella gara, tecnicamente si è all’altezza della vittoria, si è perfettamente a proprio agio. Il problema per noi si è verificato nella seconda manche, e quando ciò accade – nel caso di qualunque squadra, da quelle che fanno la Coppa dei Giovani fino a quelle che fanno la Coppa delle Nazioni – il problema non è mai tecnico (altrimenti non si sarebbe chiusa la prima frazione di gara con quattro percorsi netti… ), bensì fisico o mentale. Il cedimento sta lì dentro, per una squadra che da un punto di vista tecnico e agonistico ha confermato di avere tutte le carte in regola per eccellere. Poco male, l’esperienza aiuta sempre per migliorare e capire come affrontare le difficoltà: saper tramutare una sconfitta in successo è la prerogativa dei grandi sportivi, del resto. Sia come sia, questo il dettaglio delle prestazioni della squadra guidata da Nicola Rango: Letizia Tono su Alex Mr. Blue 0/5, Matilde Breoni su Socrate del leccione 0/9, Greta Callegari su Hasting Rock 1/elim, Aurora Pellizzaro su Romance IV 0/4. Una seconda manche condizionata da aspetti extra-tecnici non cancella il valore di una prima praticamente perfetta: brave ragazze!