Raimondo d’Inzeo mattatore a Bassano del Grappa

di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com

 

Giovedì 25 aprile 1968: inizia la terza edizione del concorso ippico nazionale di Bassano del Grappa. Il campo ostacoli incastonato in una specie di conca tra le colline con le Prealpi sullo sfondo si presenta al meglio: tempo bellissimo, ricche decorazioni floreali in piena sintonia con la primavera. C’è anche un nuovo allestimento delle tribune: ampliate e coperte. Il tutto è servito a richiamare un gran pubblico, basta guardare la foto qui pubblicata per rendersene conto: davvero la folla delle grandi occasioni. Ma gli spettatori accorrono soprattutto per ammirare alcuni dei migliori cavalieri italiani in gara; e a quell’epoca essere tra i migliori cavalieri italiani equivaleva a essere tra i migliori cavalieri del panorama internazionale. Su tutti Raimondo d’Inzeo il quale vince tutte e tre le D in programma. La prima delle tre (una categoria a tempo) mette subito bene in chiaro le intenzioni del capitano dei carabinieri: 1° su Irish Jewel, 2° su Quatre Temps, 3° su Nameless… Raimondo arriva a Bassano con una vera e propria squadra di cavalli: oltre ai tre già citati, infatti, ci sono anche Bellevue (vincitore della seconda D, quella a barrage) ed Erto; e anche due debuttanti: Santa Fe e poi un sauro italiano che farà in seguito molto parlare di sé, trattandosi di Fiorello II. Sì, proprio lui, il figlio del purosangue Firebird che di lì a quattro anni avrebbe composto – sempre sotto la sella di Raimondo d’Inzeo – la squadra vincitrice dell’ultima medaglia olimpica italiana, quella di bronzo a Monaco, insieme a Piero d’Inzeo su Easter Light, Graziano Mancinelli su Ambassador (oro individuale!) e Vittorio Orlandi su Fulmer Feather Duster; in tutto l’arco del concorso Fiorello non tocca una sola barriera.

Curiosamente, la più dotata nel montepremi tra le tre D è quella di caccia: 189.225 lire. Non quella a tempo e nemmeno quella a barrage, entrambe con 157.690 lire in palio. In questa caccia le divise militari la fanno da padrone: perché alle spalle di Raimondo 1° su Nameless e 2° su Quatre Temps si installa il tenente Stefano Angioni 3° su Chamaca e 4° su Boy Friend, poi 5° ancora d’Inzeo con Irish Juwell, 6° l’appuntato dei carabinieri Antonio Licheri su Evening Mist, 7° il maresciallo dei carabinieri Antonio Oppes su Estoril. Il primo civile è all’8° posto e si tratta del bolognese Giancarlo Masetti Calzolari su Electra IV, seguito al 9° posto da Aldo Tavazzani su Enterprise. In assoluto, però, la categoria più ‘ricca’ è la potenza: 200.000 lire. D’Inzeo ancora una volta protagonista, però a pari merito con Paolo Spezzotti: i due si classificano al 1° posto ex aequo con quattro percorsi netti rispettivamente in sella a Quatre Temps e a Elan.

Protagonisti del concorso, oltre ai cavalieri già citati (Oppes tra l’altro monta anche Argo de la Crucca in F), sono anche Laura e Vittorio Zanuso, il capitano Giovanni Andreis, Fabio Pizzoni Ardemani, il maresciallo Nino di Fazio, Giorgio Masiero, Gian Antonio Scarpa, tra i tanti.

La riunione nazionale termina domenica 28 aprile riscuotendo un grande successo, soprattutto considerando la calorosa partecipazione del pubblico. Mentre i concorrenti, dal canto loro, non possono non aver apprezzato l’incantevole bellezza della cittadina veneta e gli altrettanto suggestivi dintorni. Peccato che il concorso di Bassano del Grappa sia ormai solo un ricordo…